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Sì al registro unico delle fatture al Comune di Enna, le nuove regole sono già in vigore

ENNA. Il Comune da primo luglio scorso ha introdotto all’interno della propria organizzazione il registro unico delle fatture. Lo comunica il segretario generale Serafina Buarnè. Tale nuovo adempimento è stato voluto dal decreto legge n. 66 dello scorso aprile. La normativa prevede che il Comune, così come tutte le Pubbliche amministrazioni, devono annotare in tale registro, entro 10 giorni dal ricevimento, le fatture o  le  richieste equivalenti di pagamento riguardanti “somministrazioni, forniture e appalti e per obbligazioni relative a prestazioni professionali“. Ecco perché il Comune si è organizzato per “la segnatura del protocollo”. Pertanto tutte le fatture dovranno essere unicamente indirizzate al Protocollo Generale, Comune di Enna, piazza Coppola 1. Oppure se trasmessa on line, in formato pdf, al seguente indirizzo: [email protected].
Il Protocollo generale è stato già segnalato all’Indice nazionale delle Pubbliche amministrazioni. Quest’ultimo “provvederà - come si legge in una nota - a protocollare e registrate la fattura sulla piattaforma documentale integrata con contestuale invio telematico al dirigente dell’Area competente ed al settore Affari finanziari“. Per i fornitori si rilevano delle criticità in quanto non appena protocollate le fatture non possono essere sostituite. «Il fornitore dovrà emettere una nota di credito che annulla la fattura errata e provvederà a riemettere una nuova fattura con nuovo numero e data». Una certa elasticità solo per gli errori formali. In questo caso la fattura potrà essere rettificata con una comunicazione integrativa. Le ditte dovranno scegliere una unica modalità d’invio o per posta oppure on line. È bene sottolineare che in ogni fattura oltre ai dati individuali della ditta devono essere riportati: «Il provvedimento di impegno, con numero, data e ufficio che ha emesso il provvedimento, il Cig se previsto e possibilmente il responsabile del servizio di riferimento. Tutte le fatture pervenute in difformità - conclude la nota del Comune - verranno restituite al fornitore dal Rup».

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