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Pietraperzia, i carabinieri recuperano 950 chili di rame rubato

PIETRAPERZIA. Brillante operazione dei carabinieri che ha permesso di ritrovare ben 10 matasse di cavi di rame dell’Enel, rubate, per un peso totale di 950 chili.
Si tratta di cavi per un chilometro e mezzo di palificazione, rubati nella notte fra il 23 e il 24 luglio in contrada Minniti; quasi l’intero bottino di fili elettrici che, nei giorni passati, aveva lasciato completamente al buio la contrada oggetto del furto.
Il ritrovamento è stato opera dei carabinieri del comando provinciale di Enna, diretto dal colonnello Baldassare Daidone. La brillante operazione è stata condotta, in maniera sinergica, anche dagli uomini del nucleo investigativo di Enna, al comando del capitano Michele Cannizzaro, dai militari dell’Arma della Compagnia di Piazza Armerina, diretta dal capitano Rosario Scotto Di Carlo, e dai carabinieri delle stazioni di Barrafranca e Pietraperzia comandate rispettivamente dal luogotenente Epifanio Giordano e dal maresciallo capo Giuseppe Castrovilli. A coordinare il tutto è stato il sostituto procuratore di Enna, Augusto Rio. Alle indagini e alle ricerche ha collaborato attivamente anche personale di Enel Security.
I cavi di rame erano abilmente nascosti nella stessa contrada Minniti, sotto un pilone della statale 640 Pietraperzia-Caltanissetta. Si pensa che il materiale sia stato nascosto dai ladri proprio lì per disfarsene momentaneamente, in attesa di andarlo a riprendere in un secondo momento. Ma non hanno avuto la possibilità o il tempo; infatti i militari dell’Arma hanno stretto il paese e le campagne in una morsa con l’tilizzo di numerose pattuglie con il servizio H. 24. Il materiale recuperato è stato trasportato con un grosso furgone nei locali della stazione cittadina dei carabinieri. Intanto le indagini degli uomini dell’Arma continuano in maniera molto serrata e capillare. Si vuole infatti risalire agli autori di tali furti. Il ritrovamento dei fili della luce ha fatto tirare in paese in sospiro di sollievo. Il sindaco Enzo Emma dichiara: «Il nostro grazie di cuore ai carabinieri che hanno recuperato la refurtiva in tempi brevi e che hanno ridato tranquillità al paese. La loro azione di indagine e prevenzione si è rivelata preziosa. Il loro lavoro, silenzioso ma determinato, ha dato sicurezza e tranquillità alla cittadinanza».
Il luogo dei ritrovamento è isolato: la vecchia provinciale 96 Pietraperzia Ponte Besaro che sovrasta la bretella della statale 640 non viene più percorsa dai veicoli dopo l’apertura, l’8 ottobre 2005, della bretella statale 640. Il furto dei cavi della luce aveva gettato nello sconforto i numerosi abitanti delle contrade rurali. Nelle zone penalizzate ci sono numerose abitazioni oltre ad aziende agricole. Per cercare di alleviare i disagi provocati dalla lunga interruzione della corrente elettrica, diversi cittadini si erano dotate di gruppi elettrogeni. La notizia della brillante operazione dei carabinieri si è diffusa in paese in un battibaleno. In tutti si legge un senso di gioia e di liberazione da un incubo che ha stretto il paese per alcuni giorni.

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