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Enna, monitoraggio delle scuole: nessuna emergenza

ENNA. Manca un mese all’apertura delle scuole e il Comune segna un punto a suo favore. Nessuna emergenza per gli istituti di competenza di palazzo di città. A confermarlo è il sindaco Paolo Garofalo il quale rileva che «ogni opera programmata sta nella ordinarietà degli interventi. Non registriamo alcuna emergenza e già fin d’ora possiamo assicurare che ogni attività scolastica partirà regolarmente senza ritardi».
Anche se agosto è mese di sole e di mare, l’amministratore ha l’onere di anticipare i tempi per garantire il corretto funzionamento delle strutture fin dall’inizio. Se dovesse definire complessivamente lo stato di salute degli istituti di competenza comunale come lo definirebbe? «Essenzialmente buono. Non registriamo grossi problemi e dal quadro monitorato insieme all’assessore Vittorio Di Gangi posso dire che siamo nelle condizioni di garantire un inizio sereno delle lezioni». E rispetto alle strutture, famiglie e insegnanti possono dormire sonni tranquilli? «Senz’altro. I tecnici mi dicono che non esiste alcuna emergenza».
Intanto il Comune ha dato il via libera alla presentazione delle istanze delle famiglie per il trasporto dei propri figli nelle scuole. Il servizio è previsto per i ragazzi della scuola primaria e secondaria, di primo e secondo grado, residenti in zone, come le contrade, non servite da mezzi pubblici di linea. L’avviso è stato pubblicato nel sito internet del Comune senza che sia stata apposta una scadenza ben precisa alle istanze, che vanno presentate esclusivamente al protocollo generale del Comune, sito in piazza Coppola 3. L’amministrazione, per offrire un servizio rispondente alla richiesta ed evitare eventuali lunghe file all’utenza, ha attivato per le informazioni tre numeri telefonici: 093540209, 093540207 e 093540603. È bene precisare che le istanze possono essere formulate utilizzando solo dei modelli appositamente preparati dagli uffici. Gli stessi sono già in distribuzione presso i Servizi educativi e dell’istruzione del Comune. Per chi è avvezzo all’utilizzo della rete, può scaricarli dal sito internet istituzionale.
Il servizio verrà erogato con la compartecipazione pro capite disciplinata da un regolamento, ultimamente approvato in Consiglio comunale, e dalla conseguente delibera di giunta municipale n° 227 del 23 luglio scorso. Quest’ultima dispone che per un’attestazione Isee fino a 6 mila euro il servizio è gratuito. Superando la cifra già indicata e non superando i 24 mila euro la compartecipazione della famiglia sarà pari all’uno per cento dell’Isee. Per redditi superiori ai 24 mila euro, il costo da affrontare per la famiglia sarà di 300 euro. Il sindaco Paolo Garofalo e la sua giunta nella delibera hanno anche individuato delle possibi riduzioni. L’amministrazione ha previsto il 25 per cento in meno per il secondo figlio. Una diminuizione del costo del 40 per cento per il terzo figlio e del 60 per cento per il quarto. È chiaro che tali tariffe entreranno in vigore con l’inizio dell’anno scolastico. Un servizio quindi che il Comune vuole continuare ad erogare ma che non può sostenere da solo e infatti nella delibera già citata sindaco e giunta scrivono a chiare lettere che l'amministrazione comunale "ha manifestato la volontà di chiedere la compartecipazione delle spese agli utenti interessati al servizio di scuolabus per la prevista diminuzione di trasferimenti da parte dello Stato e della Regione". La conferma arriva dallo stesso primo cittadino: "Per garantire alcuni servizi non possiamo fare altro che chiedere la compartecipazione ai cittadini che utilizzano tali servizi. Non ci entusiasma chiedere altri sacrifici ma putroppo non possiamo fare altro. Abbiamo un Comune virtuoso grazie ad una cittadinanza che comprende e si sacrifica".

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