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Asen di Enna, il Consiglio comunale
vota nuova proroga

ENNA. Altri 90 giorni per la gestione commissariale dell'Asen affidata a Marco Mazzurco. Così ha deciso ieri mattina il consiglio comunale ma che, d'accordo con l'amministrazione, ha stabilito che la gestione sarà a titolo gratuito e che dovrà essere convocato un tavolo tecnico politico per determinare il futuro dell'azienda. «È quanto - dice l'assessore Francesco Nasonte - l'amministrazione ha chiesto". Il voto di Sala d'Euno è stato unanime ad eccezione di Biagio Scillia, del Mpa, che ha chiesto di mettere fine a questa cantilena delle proroghe e dare un svolta alla vicenda. Approvato pure un emendamento, Cardaci, Ferrari, Di Mattia, che chiede uno studio di fattibilità sui servizi da attribuire all'Asen. Nell'ultima seduta prima della pausa ferragostana sono state poste all'ordine del giorno anche due mozioni che hanno riguardato la programmazione comunitaria sulle aree interne e la stabilizzazione dei precari comunali. Riguardo al primo argomento Stefano Rizzo Pd ha lanciato un accorato allarme. Il consigliere ha ricordato all'aula e all'amministrazione che l’Unione europea ha già prodotto una bozza di programmazione per investire in 6 anni 8 miliardi di euro e le aree interne sono quasi del tutto dimenticate. Non solo ma molte Regioni hanno già programmato gli interventi mentre la Sicilia nelle sue linee ha perfino dimenticato di inserire il termine: "Aree interne". Questo programma a breve andrà in giunta regionale per l'approvazione. Secondo alcune fonti per la verità sarebbero previsti interventi solo per asili nido e alta velocità ferroviaria. Sempre e comunque troppo poco. Per Rizzo "è un danno incalcolabile". D'accordo Cesare Fussone di Altrementi: «Questo vuol dire che per 6 anni saremmo tagliati fuori da qualsiasi finanziamento». L'assessore alle Attività produttive Fabiola Lo Presti ha ricordato come «l'amministrazione conosce la problematica e ci sta lavorando. Abbiamo avuti incontri con le associazioni datoriali e con l'Anci». Paolo Gargaglione Megafono si è domandato: «Ma i tre deputati regionali cosa fanno? Sono stati interpellati sul problema?». La mozione è stata approvata all'unanimità come anche quella riguardante il precariato. A questo riguardo il capogruppo del Ncd Dario Cardaci ha lanciato una proposta per tentare di dare una risposta alla numerosa platea: «Basta con le esternalizzazione dei servizi, affidiamoli tutti alla nostra municipalizzata e inseriamo questi lavoratori». Il vicesindaco Salvatore Cappa ha sottolineato come «i precari svolgono all'interno del Comune un ruolo fondamentale ma oggi c'è una legislazione che non aiuta la loro stabilizzazione». Per Scillia «la mozione è demagogica ma non si può votare contro». Vasapollo Enna libera, Dello Spedale Pd e Ferrari Lista Musumeci hanno tutti riconosciuto che il Comune può far poco ma deve fare la sua parte fino in fondo. Tutti i consiglieri presenti sono stati d'accordo nel ritenere che l'amministrazione deve produrre un accurato monitoraggio per poi cercare una strada per dare un futuro a questi lavoratori. Alcuni dei quali attendono la stabilizzazione dal 1988.

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