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Kore di Enna, si è aperta la caccia all’alloggio
Camere in affitto anche a 150 euro

ENNA. Ad agosto come ogni anno è partita la caccia agli alloggi per gli studenti universitari della Kore a Enna bassa, ma anche nella zona storica del capoluogo.
E quest'anno la ricerca sarebbe particolarmente frenetica, considerato che, secondo il presidente dell'Unione piccoli proprietari immobiliari Luigi Scavuzzo, «anche questo anno è in crescita il numero degli iscritti» alla Kore. La scelta di prendere le case in affitto, a ogni modo, sarebbe agevolata anche dalla discesa dei prezzi. Una camera singola ormai si trova anche a 150 euro: «Ad Enna Alta affitto 4 camere singole arredate a studentesse. L'affitto mensile è di 150 euro più le spese», è il testo di un annuncio inserito nel pomeriggio di lunedì sul sito web "subito.it".
Quest'anno, però, il contratto di locazione dovrebbe tutelare meglio i piccoli proprietari, secondo Scavuzzo. «Il primo passo è stato superato con il nuovo accordo territoriale siglato il 18 giugno - spiega - un accordo che allarga le zone di particolare pregio a tutte le sedi universitarie, stabilisce un accordo più serrato con l'amministrazione e pone delle questioni di maggiore tutela per il proprietario, riequilibrando la commissione stragiudiziaria».
Inoltre sono state previste delle penali «nel caso di interruzioni immotivate dei contratti di locazione da parte degli inquilini», per i danni causati ai mobili o alle strutture e per i debiti insoluti sia per i canoni di locazione che per gli oneri accessori, come bollette e spese varie.
«È ovvio che molto importante è stata anche la cedolare secca sul pagamento delle tasse - continua Scavuzzo - definitivamente fissata al 10 per cento, ma solo per i contratti di locazione che sono stipulati in base all'accordo territoriale, con l'abolizione della tassa di registrazione e il pagamento dei bolli per la registrazione dei contratti».
E l'Agenzia delle Entrate, secondo il presidente dell'Uppi, sarà molto vigile - con verifiche per tutti i contratti di locazione stipulati dai non firmatari dell'accordo - perché «il non corretto calcolo delle tabelle», secondo Scavuzzo, potrebbe «portare a un'elusione fiscale».
Secondo l'Uppi, la corretta applicazione della cedolare secca potrebbe portare agli ennesi un ulteriore risparmio fiscale pari a 100 mila euro l'anno. J. Tr.

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