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Scadenze Tasi, Tari e Imu, Di Gangi: «Un manifesto per chiarire tutti i dubbi»

L’assessore al Bilancio: «Sappiamo bene che la pressione fiscale è alta»

ENNA. L’amministrazione è ben consapevole che la triade di tasse Tasi, Tari e Imu, inglobate all’interno di un unico calderone Iuc, ha portato con sé non solo malumori per una pressione fiscale sempre più pesante ma anche parecchie perplessità sulle scadenze. E così l’assessore al Bilancio Vittorio Di Gangi per fare chiarezza e sgombrare ogni dubbio ha predisposto un manifesto, per adesso presente solo nell’androne di palazzo di città, ma che nei prossimi giorni verrà affisso per le vie. «Sappiamo bene - dice Di Gangi - che la pressione fiscale è alta e abbiamo fatto di tutto per non appesantirla. Stato e Regione negli ultimi 3 anni hanno tagliato di netto i trasferimenti di oltre il 60 per cento e quindi la comunità deve autofinanziare gran parte dei servizi».

È questo uno dei primi effetti del federalismo fiscale concettualmente giusto, i cittadini finanziano il proprio territorio. Ma andando al concreto se una comunità è povera non avrà neppure servizi considerato che viene a mancare l’integrazione solidaristica dello Stato. Comunque adesso le tasse ci sono e vanno pagate: «Per togliere ogni dubbio ai contribuenti abbiamo approntato un manifesto con le scadenze». E quindi partiamo dalla Tasi, tassa sui servizi indivisibili, per esempio l‘illuminazione pubblica. Per questi servizi che costano al Comune circa 3 milioni e 700 mila euro l’anno lo Stato non eroga più neppure un centesimo. Preliminarmente bisogna dire che salta la scadenza del 16 ottobre e l’intera rata va liquidata entro il 16 dicembre. Questo perché entro la mezzanotte di mercoledì 10 settembre il consiglio non ha approvato la tassazione.

La stessa va autoliquidata attraverso il modello F24 presso qualsiasi sportello postale o bancario in un’unica soluzione. Quindi salta l’acconto che doveva essere versato entro il 16 ottobre. Il Comune non recapiterà ai contribuenti alcun avviso di pagamento, i quali potranno invece rivolgersi ai Caaf, i centri di assistenza fiscale. È bene ricordare che per il 2014 l’aliquota da applicare e dell’uno per mille. L’anno prossimo, 2015, invece la tassazione scatterà al 2,5 per mille. Se l’immobile è in affitto il proprietario è tenuto al pagamento del 90 per cento della Tasi mentre la rimante parte del 10 per cento dovrà essere pagata dall’affittuario. E veniamo alla Tari che è l’ultima nata del tributo oggi più odiato e discusso, quello sulla gestione dei rifiuti. In 10 anni una miriade di sigle Tia, Tarsu, Tares ed oggi Tari. Riguardo quest’ultima tassa l’ufficio dei Tributi invierà invece dei modelli di pagamento per le scadenze fissate dal consiglio del 27 settembre scorso. Le rate sono 4 e sono le seguenti: 30 novembre, 30 gennaio, 28 febbraio e 30 marzo. Anche per l’Imu nessun bollettino da parte del Comune ma l’autoliquidazione del contribuente tramite modello F24. Il saldo dell’imposta va versato entro il 16 dicembre. Per tutte e 3 l’aliquota è dello 0,4 per cento. Per le seconde case la tassazione è invece dello 0,96 per cento.

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