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Emergenza rifiuti a Nicosia, il sindaco chiude le scuole

La città già ieri è tornata pulita, ma le scuole continuano a rimanere chiuse. Da domani, inoltre, non si terrà il mercato ed è vietato il commercio ambulante. La decisione presa dal sindaco Sergio Malfitano

NICOSIA. La città già ieri è tornata pulita, ma le scuole continuano a rimanere chiuse. Da domani, inoltre, non si terrà il mercato ed è vietato il commercio ambulante. La decisione presa dal sindaco Sergio Malfitano con l’ordinanza, «contingibile ed urgente», numero 49/2014, emessa nella serata di mercoledì, oltre ad alimentare un vespaio di polemiche ha creato disagi alle famiglie degli alunni delle scuole di ogni ordine e grado sia in città che nella frazione di Villadoro.

L’ordinanza delle polemiche è indirizzata all’Ato EnnaEuno S.p.A in liquidazione a cui si ordina di «di provvedere immediatamente, e comunque entro 24 ore dalla comunicazione della presente, alla raccolta dei rifiuti, differenziata e indifferenziata, e allo svuotamento di tutti i cassonetti, sia del centro urbano che delle zone periferiche, di Nicosia e Villadoro nonché al lavaggio e alla disinfezione degli stessi e delle aree circostanti, al fine di evitare l’insorgere di situazioni epidemiologiche e a salvaguardia della salute pubblica».

E l’Ato già ieri ha liberato la città e la frazione dalla stragrande maggioranza dei rifiuti e comunque, in verità, anche quando il servizio era rallentato, nelle zone nevralgiche, quali quelle che ospitano le scuole o l’ospedale cittadino, il servizio di raccolta era sempre stato garantito. Così ieri nel centro della città ed in tutte le aree in cui vi sono scuole ma anche dove si è tenuto, ieri mattina, il mercato, i cassonetti erano completamente vuoti. Oggi verrà raccolta tutta la spazzatura delle zone periferiche, ma nonostante l’Ato abbia provveduto in meno di 24 ore l’ordinanza non è stata revocata.

 

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