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Poste, truffava clienti incassando 3 milioni: confessa ex direttore

L'accusa è di essersi appropriato di somme che gli venivano date dai clienti, che avrebbero firmato inconsapevolmente documenti con cui gli consentivano di far passare i soldi nel suo conto

ENNA. Ha confessato tutto S.S., l'ex direttore di un ufficio postale della provincia, protagonista di una maxi-truffa da 3 milioni di euro ai danni di alcuni risparmiatori. Lo ha fatto dinanzi ai giudici del Tribunale del Riesame di Caltanissetta, a cui ha fatto ricorso il Pm della Procura di Enna Francesco Rio, chiedendone l'arresto, dopo che questa richiesta è stata respinta dal Gip. S.S., che è difeso dall'avvocato Antonio Impellizzeri, aveva già confessato in parte nell'ambito di un'ispezione amministrativa effettuata da Poste Italiane.

E quella confessione è stata una delle ragioni, assieme alle dimissioni del direttore - che fecero cadere il pericolo di reiterazione del reato - ad aver indotto il Gip di Enna Luisa Maria Bruno a respingere la richiesta di arresto. Ora il suo avvocato ha chiesto al Riesame la conferma del rigetto. La decisione dei giudici del Tribunale di Libertà dovrebbe arrivare entro i primi giorni di questa settimana. L'accusa, in pratica, è di essersi appropriato di somme che gli venivano date dai clienti, che avrebbero firmato inconsapevolmente documenti con cui gli consentivano di far passare i soldi nel suo conto. In tutto ben 57 ipotesi di reato formulate dal Pm Rio, sulla base di una complessa indagine.

 

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