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Villa Zagaria a Pergusa, il gioiello verde con i visitatori al contagocce

PERGUSA. Villa Zagaria, un gioiello posto sulle colline che circondano il lago Pergusa. Anni fa la Provincia acquistò la struttura e su di essa investì un capitale per rimetterla a nuovo. Lo fece con gusto e senza stravolgere la storia che le sue pietre raccontavano. A fianco alla villa il campo di germoplasma dove il settore Agricoltura dell'ente, guidato con passione e professionalità da Andrea Scoto, insieme al Cnr di Perugia hanno impiantato ben 400 specie di ulivo.

Insomma una biblioteca per la pianta a cielo aperto. Chi arriva alla villa Zagaria non può che definirla una meraviglia per lo spettacolo paesagistico che propone, per la vocazione di ricerca sull'ulivo che ha ormai ben radicata e per l'impegno che la Provincia continua a mettere per mantenerla in buone condizioni. Rappresenta però il classico gioiello custodito dentro un cassetto malgrado gli sforzi che l'Ufficio tecnico dell'ente faccia giorno dopo giorno. La villa come del resto l'autodromo e l'intera zona di Pergusa è inserita dentro una riserva creata dalla Regione ma non sostenuta dalla stessa. Infatti soldi da Palermo non ne arrivano. E così malgrado i numerosi inviti e le tante richieste di mantenere la villa sempre aperta per la Provincia è del tutto impossibile. «Da tempo abbiamo presentato richiesta alla Regione - dice l'ingegnere capo della Provincia Giuseppe Colajanni - per ottenere un finanziamento che ci consentisse di assumere personale per mantenerla aperta. Nessuna risposta».

 

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