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Un referendum per salvare il tribunale di Nicosia

NICOSIA. La Cassazione dice sì alla richiesta di referendum-bis sulla geografia giudiziaria e, in città, si riaccende la speranza. Coordinamento unitario e Comitato referendum di Nicosia saranno presenti alla Corte costituzionale, quando verrà fissata l’udienza che si prevede per gennaio prossimo, e si costituiranno con l’avvocato Salvatore Timpanaro.

La richiesta di un nuovo referendum era stata presentata da Regioni e comitati che chiedono il pronunciamento popolare sulla riforma della geografia giudiziaria che ha chiuso centinaia di presidi, tra Tribunali ordinari, sezioni distaccate e Procure, in tutta Italia, rendendo, di fatto, più difficile l’accesso alla Giustizia e per questo è stata particolarmente contestata. L’Ufficio centrale per il referendum, presieduto dal giudice Severo Chieffi, ha dichiarato “conformi alla legge” tre diversi quesiti referendari formulati dalle regioni Abruzzo, Basilicata, Campania, Puglia, Sicilia e anche dai comitati con l’obiettivo di superare anche lo scoglio della Corte Costituzionale che ha bocciato il primo tentativo referendario.

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