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Muore a Leonforte per terapia ad una gamba, a giudizio il medico americano

Angela Chiaramonte perse la vita in un centro privato di Radiologia

LEONFORTE. Un medico di origini americane, F.A., è stato rinviato a giudizio per la morte della signora Angela Chiaramonte, la farmacista in pensione di 85 anni che perse la vita il 21 settembre 2012 in un centro privato di Radiologia di Leonforte. Il cuore dell'anziana ha cessato di battere mentre il medico, esterno alla struttura, la stava sottoponendo a una comune terapia, cioè a una "infiltrazione" a una gamba. Il processo si aprirà il 28 gennaio, con la prima udienza dibattimentale. L'accusa per il medico è omicidio colposo.

Dunque la Procura ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio, al termine dell'inchiesta. Fra i primi atti del procuratore Fabio Scavone ci fu l'autopsia, delegata a un collegio di tre esperti di patologia forense, tra cui un tossicologo e un anatomopatologo. Il centro leonfortese di Radiologia, dunque, è rimasto fuori dall'indagine, anche perché era stato chiaro sin dall'inizio che i responsabili non ebbero alcuna responsabilità con ciò che è accaduto. E anche le responsabilità a carico del medico imputato sono, va precisato, ancora da dimostrare. La famiglia della donna si è costituita parte civile già all'udienza preliminare, assistita dagli avvocati Ones Benintende e Damiana La Delfa.

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