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Organici ridotti all'osso in tribunale, il sindaco di Enna vola a Roma

Missione nella capitale per Paolo Garofalo che stamattina inconterà il guardasigilli Orlando. Sul tappeto le carenze di magistrati e personale di cancelleria

ENNA. Questa mattina il sindaco Paolo Garofalo volerà a Roma per incontrare il ministro della Giustizia Andrea Orlando. Al guardasigilli il primo cittadino ennese intende porre sul tavolo due problemi che riguardano la giustizia sul territorio. Nello specifico, con il primo, vuole sottolineare il ridotto organico che penalizza il lavoro del Tribunale di Enna. Non è un mistero che ormai da tempo gli appartenenti alla magistratura sono merce rara, mancano sia alla Procura che al Tribunale. E come se non bastasse dal prossimo gennaio la giustizia ad Enna dovrebbe fare a meno di tre Pubblici ministeri. Senza contare poi l'endemica scarsità di personale della cancelleria.  Insomma un mix di precarietà che non depone per nulla bene in favore dell'amministrazione della giustizia in provincia.

"Tutto questo - afferma il sindaco Garofalo - mi preoccupa e non poco. In un momento di rivoluzione istituzionale la giustizia non può lasciare il territorio nelle mani della criminalità. Fino ad oggi abbiamo potuto vantare, grazie anche al lavoro delle forze dell'ordine, una provincia dove il malaffare c'è ma è stato messo alle corde. Senza presidi convinti dello Stato sul territorio, mantenere questi risultati sarà veramente difficile". Garofalo vola quest'oggi a Roma anche per andare a perorare una causa che sembra distante e poco influente sulle tematiche ennesi. Non è così. Il primo cittadino andrà a chiedere al guardasigilli garanzie per il mantenimento della Corte di appello di Caltanissetta. "Tagliare la struttura nissena - conclude Garofalo - sarebbe una penalizzazione che non merita tutto l'entroterra siciliano".

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