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Ex preside a processo per peculato, depone in aula un investigatore di Enna

L’agente ha rievocato le dichiarazioni dell’ex direttore amministrativo della scuola che confessò i reati

ENNA. L’inchiesta ruota attorno alle dichiarazioni di Giovanni Delle Cave, ex direttore amministrativo dell’Istituto tecnico per Geometri Leonardo da Vinci di Piazza Armerina, che confessa e accusa l’ex preside Giovanni Scollo di aver fatto sparire, assieme a lui, quasi 300 mila euro in nove anni dal conto della scuola. Lo ha riferito un investigatore della squadra mobile di Enna, al processo, che è entrato nel vivo, a carico dell’ex preside Scollo, imputato per peculato. L’investigatore, che ha riferito delle indagini e della verifica degli ammanchi, è stato interrogato dal Pm Marco Di Mauro e sottoposto al contro-esame dei difensori, i penalisti Antonio Impellizzeri e Marco Di Dio Datola. Per l’imputazione, parte dei soldi della scuola sarebbero stati utilizzati “per fini personali, tra cui diversi viaggi all’Estero per scopi di piacere”, fra il 2001 e il 2010.

Delle Cave, reo confesso e principale accusatore di Scollo, dopo aver patteggiato 20 mesi di reclusione si è costituito parte civile, a questo processo, assistito dall’avvocato Giovanni Palermo, per l’ipotesi di estorsione e ingiurie ai suoi danni, di cui è accusato Scollo. L’ex preside, in estrema sintesi, è accusato di aver indotto Delle Cave, minacciando di denunciarlo, a firmare una dichiarazione e assumersi l’intera responsabilità delle appropriazioni indebite di soldi della scuola. Scollo si è sempre professato innocente da tutto, del tutto estraneo a ogni addebito e vittima di false accuse da parte di Delle Cave.

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