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Fiumevecchio, carcere per tre imputati

Devono scontare solo pochi mesi di reclusione, perché hanno già espiato pena ai domiciliari

CATENANUOVA. Le loro condanne sono passate in giudicato il 16 dicembre scorso. E ieri i carabinieri del comando provinciale hanno arrestato tre persone: sono i catenanuovesi Maurizio Prestifilippo Cirimbolo e Massimo Grasso, rispettivamente di 36 e 34 anni, e l'agirino Giuseppe Pecorino di 73. I tre devono scontare solo pochi mesi di reclusione, perché hanno già ampiamente espiato la loro pena ai domiciliari. Adesso sono stati portati al carcere di Catania. Nel dettaglio, Prestifilippo Cirimbolo, difeso dall'avvocato Michele Caruso, ha preso 3 anni e 8 mesi di reclusione; Grasso, difeso dall'avvocato Vitello del foro di Caltanissetta, ha preso 3 anni; e Pecorino, difeso dagli avvocati Danilo Tipo e Ettore Grippaldi, ha preso 4 anni e 8 mesi.

Per tutti, va ribadito, si tratta di pene in larga parte scontate, tanto che Prestifilippo Cirimbolo e Pecorino erano ancora agli arresti domiciliari. I tre sono stati condannati tutti per associazione a delinquere di stampo mafioso. Per i giudici, fecero parte della famiglia mafiosa di Cosa Nostra ennese e, nello specifico, del gruppo di Catenanuova. I fatti, scoperti dai carabinieri del nucleo investigativo, diretti dal capitano Michele Cannizzaro, con l'operazione "Fiumevecchio", risalgono al periodo dal 2007 al 2011.

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