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Tribunale di Enna, sì a telecamere e metal detector

A breve prevista l’attivazione dei sistemi di sicurezza. Nel 2014 il tempo medio per arrivare ad una sentenza di primo grado sarebbe sensibilmente diminuito

ENNA. Il nuovo anno porta novità importanti sul fronte della sicurezza del Tribunale: è stato installato un impianto di sorveglianza video, appaltato dal Comune; e sta finalmente per sbloccarsi, dopo quattro mesi, l’iter per l’attivazione del metal detector all’ingresso del “palazzaccio”. Sono terminate le prove tecniche di trasmissione dell’impianto video, e a breve, quasi certamente entro gennaio, dovrebbe arrivare il disco verde definitivo per la partenza delle riprese. Il primo mese dell’anno segnerà anche il momento dell’attivazione del metal detector, installato all’ingresso del Palazzo di Giustizia ma mai messo in funzione.
Da agosto è collocato lì, davanti all’accesso principale, ma le persone, piuttosto che da sotto, sono costrette a passare dribblandolo. Il motivo della mancata attivazione, è emerso ieri, non è legato tanto alla sua gestione operativa (una persona deve stare a controllare chi passa, per evitare che entrino armi o oggetti contundenti), quanto all’assenza di una relazione tecnica finale, fondamentale per la sua attivazione. Relazione che sarebbe finalmente in arrivo.

Tempi più celeri per le sentenze
Intanto trapela qualche indiscrezione sui dati che saranno forniti tra qualche settimana dal presidente della Corte d’appello di Caltanissetta Salvatore Cardinale, riguardo all’andamento dei processi e allo smaltimento dell’arretrato. È una buona notizia: nel 2014 è diminuito sensibilmente il tempo medio necessario per arrivare a una sentenza di primo grado. Nell’ultimo anno, in pratica, la giustizia a Enna è stata un po’ più veloce che in passato. La rapidità dei processi è una priorità per ogni Tribunale d’Italia, da qualche anno a questa parte, anche a seguito delle numerose pronunce della Corte di Giustizia Europea, che hanno condannato il Governo Italiano per l’irragionevole durata dei processi. I dati però si conosceranno solo in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario. La riduzione, considerevole, dei tempi medi è dovuta al fatto che il numero di giudici in servizio è stato superiore del passato.

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