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Tagli a Piazza Armerina, il Comune è pronto ad uscire da 8 consorzi

La giunta ha approvato la delibera per cedere le proprie quote di partecipazione da società e coop non ritenute necessarie per le finalità istituzionali

PIAZZA ARMERINA. La città dei mosaici lascia 8 delle 11 società partecipate, consorzi e cooperative le cui attività non rientrano nelle finalità istituzionali comunali. Sfoltita dell’amministrazione guidata dal sindaco Filippo Miroddi a gran parte delle partecipazioni a consorzi. Lo ha deciso con propria delibera la giunta comunale che ha così avviato le procedure per la cessione delle rispettive quote. Il capitolo delle partecipate era finito più volte anche sotto la lente di ingrandimento della sezione di Controllo della Corte dei Conti che da anni chiedeva una relazione dettagliata su questo fronte e auspicava una sforbiciata per quegli enti le cui attività e finalità non erano strettamente correlate alle finalità istituzionali del Comune.

Ecco l’elenco delle società dalle quali la città dei mosaici ha deciso di uscire: il Ceu, il consorzio ennese universitario, già in passato più volte al centro del dibattito sulla sua utilità nei confronti del comune piazzese; l’Asi, il consorzio per l’area di sviluppo industriale di Dittaino, anche questo considerato in passato come una partecipata superflua per il tipo di economia locale; il Consorzio Villa Romana; Sicilia Ambiente, società per azioni cui era affidata la raccolta dei rifiuti solidi urbani prima della decisione del Comune di aderire alla nuova società consortile Caltanissetta Provincia Sud.

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