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Uccise il fratello e ferì il nipote a Pergusa: ritornerà libero tra tre mesi

ENNA. Entro tre mesi sarà libero da ogni vincolo con la giustizia Paolo Trovato, 67 anni, l'allevatore che il 16 febbraio del 2005 uccise a Pergusa il fratello Francesco e sparò anche al nipote quindicenne. Il Tribunale di Sorveglianza di Catania tempo fa gli ha concesso l'affidamento in prova ai servizi sociali, che scadranno a maggio: poi sarà pienamente libero. Trovato era stato condannato a 15 anni e 8 mesi di reclusione. La sentenza è definitiva dall'ottobre del 2008, dopo il pronunciamento della Cassazione. Il magistrato di sorveglianza però ha accolto l'istanza dell'avvocato di Trovato, il penalista piazzese Sinuhe Curcuraci, e lo ha rimesso in libertà, disponendo che svolga un servizio sociale. Ma vanno ricordati i numeri: Trovato ha beneficiato delle attenuanti generiche, che gli sono state riconosciute al processo, e dello sconto di un terzo di pena perché aveva scelto il giudizio abbreviato. Questo aveva portato la pena a scendere fino a 15 anni e 8 mesi. Poi sono stati sottratti 3 anni per l'indulto e altri ancora per buona condotta. L'ennese, si ricorda, è stato riconosciuto colpevole di omicidio volontario e tentato omicidio.

È stato lungamente detenuto, dopo essersi consegnato spontaneamente ai carabinieri della sezione di Pg della Procura di Enna, poche ore dopo il delitto. La sentenza di primo grado era stata emessa dal gup di Enna Pasqualino Bruno - che aveva condannato l'imputato a 16 anni e 8 mesi - e poi parzialmente ridotta, di un anno, dalla Corte di appello di Caltanissetta, presieduta da Giovanni Tommaso Perrino. La cronaca dei fatti è il resoconto di un delitto assurdo. Il movente sarebbe legato alla gestione delle galline. Paolo incolpava Francesco di aver sostituito i suoi giovani polli con altri più anziani e da qui sarebbe sorto un litigio.

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