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Nei guai per furto d’acqua: assolto un indigente

ENNA. Ha inserito un tubo nella condotta idrica pubblica, allo scopo di far giungere a casa sua l’acqua gratis a Enna bassa. Il Tribunale di Enna ha assolto con formula piena un padre di famiglia, F.T. di 45 anni, difeso dall’avvocato Mauro Lombardo, che ha dimostrato di aver agito per “stato di necessità”. La sentenza è stata emessa alcuni giorni fa dal giudice monocratico Giovanni Milano, anche se la notizia è trapelata solo ieri.

Il giudice, in pratica, ha accolto la tesi del difensore di T., che ha dimostrato in aula, secondo quanto è emerso, il fatto che l’imputato è il capofamiglia di un nucleo familiare monoreddito, che vive solo grazie ai sussidi pubblici e che in particolare percepisce solo 600 euro al mese per i cosiddetti “cantieri di servizio”. In famiglia vivono in cinque, fra cui tre figli minorenni, uno dei quali avrebbe problemi di salute. Inoltre l’imputato, quando si è scoperto l’allacciamento, ha ottenuto una rateizzazione del debito e si è messo in regola pagando tutto.

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