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Enna, "Fu arrestato ma era innocente»: risarcito per ingiusta detenzione

ENNA. Era stato arrestato ai domiciliari perché ritenuto, assieme ad altri giovani di Pietraperzia e Barrafranca, tra i fornitori di un gruppo di spacciatori di Caltanissetta, sgominato dalla polizia nell' operazione Simposium, a marzo del 2006. Ma era innocente. E adesso Francesco Arnone, pietrino all' epoca ventunenne, sarà risarcito dallo Stato per ingiusta detenzione: fece poco più di un mese agli arresti domiciliari, prima di essere scarcerato e assolto.

A ottenere il risarcimento danni in Cassazione, per una cifra che si aggira sugli 8.500 euro, è stato il suo avvocato, il penalista Gaetano Giunta del foro di Catania. Arnone è stato assolto e già da tempo la senten za è divenuta irrevocabile. Nonostante questo, si è dovuta pronunciare la Corte di Cassazione per disporre l' indennizzo.

Secondo ciò che è emerso, in sostanza, oltre a essere innocente, Arnone è stato pure coinvolto nella vicenda ingiustamente. A parte il fatto di non aver commesso alcun reato, in pratica, non ha commesso alcun tipo di condotta che potesse in qualche modo far sospettare di lui.

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