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Zampaglione live nell'Ennese: preferisco la boxe a Sanremo

ROMA. Un tour che andrà avanti ancora per tutta l'estate, un album in preparazione che dovrebbe uscire a gennaio e la passione per la boxe che ha portato Federico Zampaglione a organizzare, con la sua agenzia TM Promotion, per il 1 agosto allo stadio comunale di Fiumicino quello che lui definisce il «match del decennio». In palio c'è il titolo mondiale silver dei pesi leggeri WBC e a sfidarsi sono l'italiano Emiliano «Il Tizzo» Marsili e il messicano Gamaliel Diaz.

«Quella per la boxe è una passione che ho fin da ragazzino. Ancora oggi salgo sul ring per allenarmi, ma quello che sto cercando di fare è dare visibilità a uno sport che in Italia non ha grande fortuna. L'idea del pubblico è che sia un po' rozzo, violento, dimenticando invece che da sempre è chiamata 'la nobile arte'», spiega Zampaglione, raggiunto al telefono mentre è al lavoro in studio di registrazione.

Anche il cinema, ricorda, ha dato grande spazio al pugilato: dalla saga di Rocky a Million dollar Baby, passando per Toro Scatenato, solo per fare alcuni esempi. Anche se lui, affascinato dalla regia e con un paio di pellicole già all'attivo, a fare un film che abbia al centro il ring non ci pensa proprio.

«Sarebbe una perdita di tempo in Italia al momento attuale. Il nostro è un Paese piccolo che si rifiuta di diventare grande e dove sembra ci sia spazio solo per la commedia e il dramma o per i blockbuster d'Oltreoceano», dice con una vena di sconforto nelle parole.

«Da 50 anni viviamo delle stesse cose. Finchè si parla di vacanze, cibo, calcio, va tutto bene, sono i nuovi sapori che faticano a farsi spazio».

Da qui a parlare del degrado di Roma, da giorni sui giornali italiani e non solo, il passo è breve. «Chi vive a Roma, come me, sa bene in che condizioni è, ormai da tempo - riflette il leader dei Tiromancino -. La sua dannazione è essere gestita da persone invisibili o da mascalzoni, da chi c'è e non fa, o da chi ci mangia sopra». Sull'hashtag #Romasonoio e sulla proposta lanciata da Alessandro Gassmanm di rimboccarsi le maniche e di scendere a pulire le strade ha qualche dubbio. «Diffido dei proclami sui social, di sicuro è un segnale per chi amministra la città, che ha bisogno di uomini e non di fantasmi».

Zampaglione, tra una data del tour e l'organizzazione del match, è anche al lavoro sul nuovo album, in cui dovrebbe finire anche Molo 4, un brano scritto per il pugile di Civitavecchia, che canterà per introdurre l'incontro. «Ho già diversi pezzi pronti per il nuovo lavoro che spero esca a gennaio». Se ritardasse un po', potrebbe essere l'occasione per presentarsi al Festival di Sanremo. «Spero tanto di no. Al palco dell'Ariston preferisco il ring, lì i colpi bassi sono vietati».

Madrina dell'evento di Fiumicino sarà Claudia Gerini, compagna di Zampaglione. «Ha provato anche lei la boxe, anche se è cintura nera di taekwondo. A casa però - assicura scherzando l'artista - non ci picchiamo».
   
Zampaglione con il suo gruppo nei prossimi giorni farà tappa con il Summer Tour a Reggio Emilia il 7 agosto, San Benedetto del Tronto l'11), Palazzo San Gervasio (Pz) il 17, Monteverde di Bojano (CB) il 22, Rizziconi (Rc) il 23, Celano (AQ) il 26, Gagliano Castelferrato (EN) il 29. A settembre i Tiromancino saranno a Modena il 2, a Staranzano (GO) il 3, Marconia (MT) il 13, Casalguidi (PT) il 21.

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