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Fiumi di fango su case del monte Cernigliere: finiti gli interventi

LEONFORTE. Non ci saranno più frane di detriti dall'interno del monte Cernigliere, i temuti fiumi di fango che sono diventati, negli ultimi anni, l'incubo ricorrente di tante famiglie della zona ovest del centro abitato. Sono stati completati i lavori da 400 mila euro per mettere in sicurezza le pendici interne.

Giunge al termine la realizzazione di un'opera che viene ritenuta strategicamente importante, per la sicurezza e per il decoro della zona. Per realizzarla è stata messa al lavoro anche una squadra di rocciatori professionisti. Per giorni, i rocciatori si sono calati da un elicottero e hanno lavorato sodo, per rendere sicure le pendici ed evitare ulteriori frane. Adesso quest'appalto è già nella fase della rendicontazione finale. Lo ha reso noto il sindaco Francesco Sinatra. «È uno dei lavori realizzati, ma abbiamo tanti progetti in cantiere, anche se in alcuni casi si registrano ritardi per l'approvazione dei finanziamenti a Roma - ha spiegato il sindaco - la messa in sicurezza delle pendici è stato un intervento molto importante per la nostra città, al pari di altri interventi».

L'appalto è stato reso possibile da un finanziamento dell'assessorato regionale al Territorio e Ambiente, che è stato chiesto espressamente alcuni anni fa dal Comune. La zona in questione è quella della «Madonnina», all'apice di un quartiere residenziale dove vivono centinaia di famiglie. Grazie a questi lavori, secondo quanto trapelato dai responsabili della progettazione, si potrà scongiurare una volta per tutte anche il rischio di caduta di pietre o massi, che potrebbero staccarsi, altrimenti, dalla parete rocciosa interna.

Non è la prima volta che il Cernigliere, su cui è di fatto arroccato Leonforte, ha avuto bisogno di lavori di messa in sicurezza delle pendici. In passato, però, gli interventi furono realizzati soprattutto nella zona esterna o interna bassa, come a Santo Rocco. Per il rischio di caduta massi, tra l'altro, fu chiuso al traffico per quasi un decennio un tratto della statale 121, che consente l'uscita dal paese dalla zona sud; poi si intervenne in maniera definitiva anche in quella zona e il problema si risolse. Un problema che si è riproposto, sul finire dello scorso inverno, ma fortunatamente con dimensioni (e tempistiche di messa in sicurezza) molto ridotte.

Il consolidamento del Cernigliere, si ricorda, è necessario anche per evitare fenomeni incresciosi che si sono verificati nel passato: fiumi di fango, che hanno letteralmente invaso l'area a est del centro abitato, provenienti proprio dal monte. E lo stesso è accaduto sulla circonvallazione nord, in caso di pioggia, in via Michelangelo. Consolidamenti delle pendici sono stati realizzati di recente anche nella zona di Santo Rocco, a ovest, un quartiere della zona storica, a ridosso di piazza Branciforti.

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