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Enna, una chiromante "espulsa" dalla città

ENNA. Si offriva di leggere la mano ai passanti in viale Diaz, nel cuore del centro di Enna. Alla fine, però, a leggere le "carte" sono stati i poliziotti della Squadra Mobile, che non hanno avuto bisogno di tarocchi per scoprire i suoi precedenti per truffa e intimarle di allontanarsi immediatamente da Enna, con il marito, senza ritornare per almeno tre anni. Il questore Ferdinando Guarino ha emesso un foglio di via obbligatorio per una sedicente chiromante catanese, una donna di mezz'età che ha al suo attivo vari precedenti. Secondo gli investigatori, avrebbe utilizzato anche un altro metodo, subdolo, per chiedere soldi alla gente: offrirsi di donare, in cambio di qualche spicciolo, una piccola immagine sacra di San Pio.

Il secondo foglio di via, come detto, riguarda il marito, anch'egli già noto alle forze dell'ordine perché ha preso denunce, in passato, per truffa, ricettazione e detenzione abusiva di armi. Il mese di settembre dunque si apre con un nuovo foglio di via obbligatorio, dopo il tour de force dei mesi scorsi, quando la Divisione anticrimine ha istruito ben 84 pratiche, conclusesi con altrettanti allontanamenti di pregiudicati o delinquenti abituali di altre province della Sicilia, che si trovavano a Enna senza valide ragioni. Ben 40 di quei provvedimenti sono stati firmati nel solo mese di luglio. La cartomante, secondo quanto si è appreso, nel momento in cui gli agenti della squadra mobile, diretti dal commissario capo Alessandro Scardina, le hanno chiesto i documenti, si trovava a due passi dal Palazzo di Giustizia e stava chiedendo l'elemosina ai passanti; dichiarandosi disponibile, all'occorrenza, a praticare atti di chiromanzia. Prima ancora che potesse leggere la mano a qualcuno, però, era già stata portata in Questura.

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