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Università romena a Enna, lo stop non blocca i corsi

Né la Fondazione Proserpina né l’ateneo «Dunarea de Jos» fanno marcia indietro davanti all’alt del Ministro Giannini e il successivo dietro front di Crocetta

ENNA. Dalla prossima settimana il via libera per candidarsi alla Facoltà di Medicina e Professione sanitarie a Enna, 120 i posti. La Facoltà romena, che tanto ha già fatto discutere, è al nastro di partenza. Così come aveva lascato intuire Elio Cardinala «quando partiranno i corsi saranno assolutamente regolari» ci aveva detto per telefono l'ex sottosegretario alla Salute nel governo Monti senza usare il periodo ipotetico.

Né la Fondazione Proserpina, dallo stesso presieduta né l'Università «Dunarea de Jos» si sono arrestate davanti l'alt del Ministro Giannini e il successivo dietro front del Governatore Rosario Crocetta che dopo aver firmato un protocollo d'intesa - una pratica riservata anche agli altri atenei siciliani - dove garantiva l'impiego di strutture sanitarie e il supporto si personale per le attività di tirocinio faceva un passo indietro dopo la diffida giunta ai soggetti interessati. Nella tarda mattinata di oggi, in una conferenza stampa, l'ex parlamentare e A.d. Mirello Crisafulli, Cezar Bichescu direttore generale e Alima Capat, coordinatore estensione dell' Università di Galati forniranno tutti i dettagli sull'inizio dell'anno accademico. La delegazione romena giunta in Italia, così come vi avevamo annunciato, mercoledì (9) ha già provveduto ha rispondere alla diffida giunta dal Miur per accertare la validità del percorso attuato per istruire in Sicilia una sezione distaccata dell'ateneo statale.

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