NICOSIA. Da ieri, così come previsto, l’Aro Nicosia è una realtà. L’Ati che si è aggiudicata, quasi un anno fa, la gara d’appalto ha avviato il servizio. I problemi però non mancano, infatti il Comune non ha ancora il Ccr (Centro comunale raccolta) e l’area di Crociate utilizzata come base di cantiere è sotto sequestro giudiziario per uno smaltimento illecito di rifiuti pericolosi che risale a circa tre anni fa. L’Ato usufruiva dell’area con un permesso della Procura di Enna. Ieri il Comune ha attivato l’iter per chiedere alla Procura il dissequestro dell’area affinché possa essere bonificata. Ieri il servizio è partito con nuovi mezzi, ben 8 fra grandi e piccoli, e con quasi tutti gli operai che da anni garantiscono il servizio. Quasi tutti perché 3 dei 26 che lavoravano direttamente per l’Ato, non hanno ancora firmato alcun documento che ne attesti il passaggio.
«La raccolta è stata effettuata regolarmente - spiega Luca Fiasconaro direttore tecnico della nuova gestione di raccolta dei rifiuti - e vi abbiamo provveduto con mezzi nostri». I rifiuti prodotti in città continueranno, almeno per il momento, ad essere abbancati nella discarica di Motta Sant’Anastasia. Ma l’obiettivo è arrivare al più presto possibile ad una percentuale di differenziata, si dovrebbe arrivare al 65% in un anno, tale da far diminuire i costi di discarica. Quando la differenziata partirà, cosa che dovrebbe avvenire in un mese, sarà fatta porta a porta.
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