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Nicosia, strada dell’Altesina ridotta a colabrodo

NICOSIA. La strada provinciale 39, meglio conosciuta come strada dell'Altesina, rimane un colabrodo e le ultime piogge hanno aggravato una situazione già precaria. I danni alle macchine non si contano, fra scoppi e coppe dell’olio rotte, ma la situazione è grave perché è in pericolo l’incolumità di tutti quella che la percorrono, e sono in tanti, ogni giorno. La strada infatti serve le numerose aziende agricole dell’area e garantisce il collegamento con Enna. Nonostante l’intervento di manutenzione straordinaria completato, ad ottobre 2014, la strada era tornata, dopo pochi mesi, ad essere un colabrodo.

Nei tratti su cui si era intervenuti con fondi provinciali, per 200 mila euro, l’asfalto, era saltato subito. I lavori si erano resi necessari per migliorare la percorribilità sulla disastrata arteria in cui il manto stradale era fortemente usurato e danneggiato da frane e smottamenti, anche nel tratto sui cui si era intervenuti nel 2011, ma quell’intervento non resse neanche un anno. Sulla trafficata arteria che collega Nicosia a Enna, nell’estate del 2014, sebbene con tempi molto lunghi d’intervento, era stato sistemato il fondo stradale con il pietrisco. Lavori questi che vennero completati a giugno 2014, ma poi passarono mesi perché fosse bitumata.

Adesso l’impraticabilità è quella di sempre e in alcuni tratti la situazione è peggiorata. Ci sono buche ampie, alcune profonde anche una ventina di centimetri che mettono a serio rischio la vita degli automobilisti. La strada è molto trafficata, anche dai mezzi pesanti, perché la più breve per raggiungere Enna che è ormai punto di riferimento per numerose attività e da quando ad Enna è stato accorpato il Tribunale di Nicosia il traffico si è incrementato per l’aumento del numero dei pendolari sull’arteria che è pure l’unica che raggiunge la riserva naturale di monte Altesina e le moltissime aziende agricole della zona. Sulla strada si era riusciti ad intervenire con 200 mila euro, fondi della Provincia risalenti nel tempo ad un emendamento dell’ex consigliere Francesco Spedale.

Fondi provinciale che a dicembre del 2012 erano stati salvati, con una variazione di bilancio, grazie al voto d’aula del consiglio provinciale. La variazione di bilancio era stata proposta dall’assessore alle risorse finanziarie Mario Barbarotto, per salvare gli emendamenti del consigliere Francesco Spedale che sebbene erano stati approvati nel giugno precedente erano stati bloccati dal patto di stabilità. Prima che iniziassero i lavori erano passati altri due anni.

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