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Nicosia, la Scravaglieri condannata per truffa

NICOSIA. Condannata a due anni e 9 mesi l’imprenditrice nicosiana Maria Antonietta Scravaglieri per la truffa aggravata consumata ai danni di un’impresa agroalimentare di Ispica. La Scravaglieri, nel 2012, era stata rinviata a giudizio per una truffa aggravata in concorso, con Valentina e Osvaldo Mascerà.

Valentina Mascerà è stata assolta mentre per Osvaldo Mascerà non si è proceduto perché nel frattempo l’imprenditore era morto in un incidente a giugno del 2014. Le vittime, costituite parte civile e rappresentate dall’avvocato Dario Barbera, dovranno essere risarcite. Il Tribunale di Enna ha fissato in 20 mila euro la provvisionale che dovranno ricevere l’ammontare del danno dovrà essere quantificato in un separato giudizio civile.

Sulla base dell’impianto accusatorio i tre imprenditori, difesi dall’avvocato Nino Farinella, avrebbero prospettato una situazione di benessere e successo della Saftco e della Gooditalia srl alle vittime della truffa attraverso una relazione redatta da una persona poi risultata inesistente che quotava la Saftco ad un valore nettamente superiore a quello reale. Le vittime, una volta indotte in errore, avevano versato una somma complessiva di 71.600 euro per la commercializzazione dei loro prodotti.

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