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Enna invasa dai rifiuti, anche i topi per strada

ENNA. Le strade di Enna invase dalla  spazzatura e ora anche da topi, anche nell'area vicina al  palazzo di giustizia. Per tre settimane gli operatori ecologici  hanno fatto un'attività a singhiozzo e da quattro giorni non  raccolgono più, dopo che l'Ato, insieme ai sindacati, ha  deliberato la riduzione del 30% della loro retribuzione.

La  città alta è invasa da sacchetti, rigorosamente differenziati,  davanti ai palazzi. A Enna Bassa, dove la differenziata non è  ancora partita, si accumula anche la spazzatura portata dagli  abitanti di Enna Alta, dove i cassonetti erano stati tolti.

Accanto agli operatori ecologi si è schierato il sindaco  Maurizio Di Pietro: «Hanno ragione, fanno il lavoro più  delicato, il meno retribuito e quello indispensabile per il  funzionamento del servizio». L'Ato, con un impianto direttivo  enorme e stipendi che per i dirigenti sfiorano i 160 mila euro,  è sull'orlo del fallimento.

Per il sindaco la situazione è ormai difficile sotto il punto  di vista igienico-sanitario e dell'ordine pubblico tanto da  avere informato il questore; nelle prossime ore parlerà anche  con il prefetto. Per Di Pietro la strada fissata è la riduzione  dei costi e l'adeguamento della spesa dei comuni «oppure si  prenda atto dello stato di insolvenza dell'Ato. La riduzione dei  compensi agli operai non è stata mai concordata con il Comune,  che paga tempestivamente il dovuto all'Ato. Non mi farò complice  di questo scempio»

«Lavoriamo al 100% e vogliamo lo stipendio intero, la  riduzione è un accordo preso senza averci sentiti. Gli sprechi  sono altrove; auto nuove e ferme senza un motivo e mezzi ormai  fermi da mesi ai quali si continua a pagare l'assicurazione»,  dicono i lavoratori.

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