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Enna, il Comune si schiera contro due ex sindaci

ENNA. Il Comune di Enna chiede di costituirsi parte civile all'udienza preliminare sui presunti abusi d'ufficio all'interno dell'ente, ipotizzati nel corso delle due passate legislature, per cui la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio di nove persone, tra cui i due ex sindaci Paolo Garofalo e Rino Agnello. La richiesta di costituzione è stata depositata dall'avvocato Viviana Fonte, su mandato della giunta comunale, dinanzi al Gup Elisabetta Mazza.

E si sono opposti tutti i difensori degli indagati. Anche per questo, oltre che per la complessità della vicenda e delle singole ipotesi i reato, poi il giudice Mazza ha fissato un'udienza straordinaria, per mercoledì 13 aprile, in cui si pronuncerà sulle richieste di costituzione di parte civile e si discuterà la richiesta di rinvio a giudizio. Le richieste di costituzione a ogni modo sono due: oltre all'ente, ha fatto istanza un avvocato del Comune, colui che ha fatto partire, con le sue denunce, l'inchiesta della magistratura.

Le ipotesi di reato, come detto, riguardano in larga parte presunti abusi d'ufficio. La richiesta, oltre ai due ex sindaci, difesi dagli avvocati Michele Caruso (Garofalo), e Gaspare Agnello (Agnello), riguarda Angelo Chiarandà; Maria Angela Caponetti, ex segretario generale del Comune di Enna; il docente universitario catanese Sebastiano Bruno Caruso; gli ex componenti del nucleo di valutazione Claudia Cozzo, e Giuseppe Gagliano; gli ex assessori Giuseppe La Porta, e Roberto Pregadio. I sette sono difesi dagli avvocati Dante Tranchida, Mauro Di Carlo, Carmelo Peluso, Luigi Latino, Prima Cammarata, Mauro Lombardo e Patrizia Di Mattia.

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