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Bilancio di previsione, attesa per il voto del Pd a Enna

ENNA. Al netto delle difficoltà temporali la domanda che s' impone a Sala d'Euno sull' approvazione del bilancio di previsione 2016 è semplice: cosa farà il gruppo del Pd? Alla fine approverà il documento contabile, che domani mattina va in aula, oppure varcherà definitivamente la soglia del muro contro muro?

Domande d' obbligo da porsi considerati i cambi di strategia delle ultime settimane. Sala d' Euno ha registrato repentini cambi di passo, svolazzando dalla moderazione che sfiorava quasi l' accondiscenza allo scontro vero e proprio.

Il voto del Pd è fondamentale e al di là delle schemarglie interne che ci sono, il gruppo dovrebbe presentarsi compatto in aula dove conta ben 15 consiglieri su 30.
Ma potrebbero salire anche a 17 considerate le posizioni molto vicine di Saverio Cuci di Azione popolare e Paolo Gloria di Sicilia democratica. Insomma un si o un no piddino è determinante.

I rumors dicono che alla fine il bilancio sarà approvato dall' aula e quindi la consiliatura potrà continuare almeno per ora con occhio vigile rispetto quanto potrà avvenire a giugno quando scadranno i due anni a difesa del sindaco Maurizio Dipietro. Dal mese che segnerà l' inizio dell' estate 2017 sarà possibile presentare la mozione di sfiducia.

I piddini per la verità erano stati tentati di dare una spallata a sindaco e giunta già ora quando ancora circolavano voci sulla possibilità di mandare a casa primo cittadino e consiglio con la bocciatura del bilancio di previsione. Ma tale eventualità scatterà dalla prossima consiliatura, oggi se il bilancio non viene approvato a pagare è solo il consiglio. L' ipotesi è comunque frenata perché dentro il Pd non ci sono chiari intenti.

L'unica certezza sembra la possibilità di una nuova candidatura dell' ex sindaco Paolo Garofalo che si è fatta più forte dopo che si è liberato dagli ostacoli giudizia ri che lo avevano frenato a favore di Mirello Crisafulli. Quest' ultimo, anche se permane qualcuno che lo rivorrebbe ancora una volta sulle barricate, ha chiarito ultimamente che il suo unico impegno è di sviluppare la sua facoltà di Medicina rumena.

Garofalo è forte di un' intesa raggiunta con il deputato regionale Mario Alloro. Fra loro due percorsi assolutamente differenti e quindi niente piedi pestati. Dentro il Pd, come detto, le posizioni sono diversificate e non pochi pongono un paletto per la designazione del candidato a sindaco: le primarie. Quindi niente automatismi. Fra i 15 consiglieri la linea non è per nulla univoca c' è chi vorrebbe chiudere immediatamente questa consiliatura, chi vuole arrivare alla fine e chi invece attende gli esiti del referendum.

Su questo sono tutti d' accordo e tutti attendono, tanto è vero che ad oltre un anno dall' insediamento del commissario Ernesto Carbone, nell' organigramma del partito non si è mossa foglia ed anche il tesseramento è fermo. Novembre dirà quale sarà la strada che il partito prenderà e dirà molto pure sul futuro del sindaco Dipietro.

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