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"Tentò di uccidere la sua ex", il caso finisce in appello

ENNA. Era il 21 aprile del 2015 quando una venticinquenne a Enna bassa rischiò di essere l' ennesima vittima di un femminicidio. Ma riuscì a sfuggire al suo aguzzino e non certo per volontà dell' aggressore, che ha due anni meno della vittima. Lui avrebbe cercato di strangolarla e di accoltellarla, non riuscendo a ucciderla per "motivi indipendenti dalla propria volontà". L' accusa di tentato omicidio, insomma, ha retto.

E per questo il giudice Elisabetta Mazza, con il rito abbreviato, ha condannato a 5 anni e 4 mesi di reclusione un ragazzo che oggi ha 25 anni, G.C., difeso dall' avvocato Luigi Ticino. Sono state depositate le motivazioni della sentenza e il difensore dell' imputato ha già fatto ricorso. Il caso approderà dinanzi ai giudici della Corte di Appello di Caltanissetta. In primo grado, si ricorda, il procuratore Massimo Palmeri aveva chiesto 6 anni. Ma la Procura non ha impugnato la sentenza di primo grado, anche perché, in caso di giudizio abbreviato, l' organo requirente non può contestare l' entità della pena. A fare ricorso è stato invece il difensore.

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