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«Calamità naturale», i comuni montani della provincia ennese chiedono un aiuto

Ancora Centuripe imbiancata

ENNA. Il territorio, duramente colpito dall’ondata di neve e gelo che dal 5 al 9 gennaio l’ha letteralmente messo in ginocchio, invoca lo stato di calamità naturale. Già partita la richiesta dai Comuni di Agira e Nicosia, oggi sarà presentata da Sperlinga, Troina e Cerami sono al lavoro per prepararla, da Enna non si hanno notizie.

Oggi il sindaco di Nicosia sarà a Palermo per incontrare Calogero Foti, dirigente del dipartimento regionale della Protezione civile, assieme a lui ci sarà il vice sindaco Annamaria Gemmellaro che ha studiato la fattibilità per far dichiarare alla Regione lo stato di calamità naturale, e per far proporre dal Governo regionale al Consiglio dei ministri la dichiarazione dello stato d’emergenza.

«I due provvedimenti - spiega il sindaco di Nicosia Luigi Bonelli - permetterebbero un aiuto concreto a chi ha subito danni dalle nevicate. Lo stato di calamità naturale è un aiuto diretto alle aziende agricole e zootecniche, mentre con lo stato d’emergenza per 180 giorni rinnovabili per altri 180 si può ottenere una ricognizione dei danni anche al di fuori da quelli agricoli ed utilizzare anche fondi comunali in deroga al patto di stabilità».

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