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Enna, duemila posti di lavoro persi in provincia nell'edilizia

ENNA. Duemila posti di lavoro persi, in provincia di Enna, in sei anni e dimezzamento delle ore lavorate dagli operai, ma anche del numero di aziende presenti nel territorio, passate in pochi anni da 800 a poco più di quattrocento.

A denunciare lo stato di agonia nel quale è costretta a vivere l’edilizia in provincia è la Fillea Cgil attraverso Alfredo Schillirò, segretario generale provinciale, il quale si sofferma sui datti che sono stati rilevati in cassa edile. «Dal 2010 ad oggi – spiega Schillirò – si sono persi in edilizia circa 2000 posti di lavoro, quindi, si è persa ricchezza per le famiglie del territorio Ennese».

Il problema è generale e riguarda l’intera Sicilia, ma in provincia di Enna il fenomeno ha raggiunto dei picchi elevatissimi. «Negli ultimi anni – aggiunge Schilirò - abbiamo registrato una cospicua flessione delle ore lavorate nel comparto dell’edilizia, tanto che si è passati dai 2 milioni 981 mila 843 ore lavorate nel 2008, l’ultimo anno prima dell’arrivo della crisi economica, al milione 112 mila e 586 ore lavorate nel 2016». Un calo che, in questo caso, sfiora il 60%, per cui “si stima – prosegue Schillirò - che la media per ogni lavoratore di ore lavorate nel 2008 era di 703 ore, mentre oggi è di 533 ore».

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