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Violenze contro le donne, più denunce in provincia di Enna: "Stanche di subire"

ENNA. Le denunce di violenza sulle donne sono in aumento. Ma non perché crescono i casi rispetto al passato, ma perché le donne hanno compreso che possono porre fine alle loro sofferenze, fisiche e psicologiche, con una denuncia. Anche se, ancora, spesso chi si rivolge al centro antiviolenza viene «etichettata». Quasi discriminata. Tanto che, spesso, per chiedere aiuto si rivolge al centro antiviolenza di un altro Comune rispetto a quello dove risiede. A spiegarlo è Maria Grasso, la presidente dell'associazione «Sandra Crescimanno», la quale ha aperto una sede anche ad Enna dopo quelle di Piazza Armerina, Barrafranca, Nicosia e, a breve, Valguarnera.

Violenza sulle donne e femminicidio sono termini che ricorrono sempre più spesso nei fatti di cronaca. Perché la violenza è aumentata?

«Non è aumentata. C'è soltanto una maggiore percezione della violenza e questo perché è cresciuta la possibilità di capire che si può denunciare. La violenza c'è sempre stata, soltanto che prima erano diversi i tempi e la percezione. Le generazioni passate erano state educate al fatto che all'interno dei matrimoni qualche forma di violenza doveva essere accettata».

Sul Giornale di Sicilia oggi in edicola la scheda "Vivere ad Enna", con tutte le notizie e i dati sulla situazione nella provincia.

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