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Perde il bimbo durante la gravidanza, chiesto un rinvio a giudizio a Piazza Armerina

VALGUARNERA. Giunta in ospedale, una donna di Valguarnera al nono mese di gravidanza venne informata della morte del suo bimbo. Per questo la Procura di Enna ha chiesto il rinvio a giudizio del ginecologo dell’ospedale di Piazza Armerina che due settimane prima del ricovero aveva visitato la puerpera. L’accusa ipotizzata dalla magistratura requirente ennese è omicidio colposo e l’udienza preliminare, dinanzi al gup Luisa Maria Bruno, questa mattina entrerà nel vivo con la deposizione dei consulenti del pubblico ministero e della difesa. Il decesso del piccolo fu constatato il 7 ottobre. La richiesta di rinvio a giudizio è stata formulata dal procuratore Massimo Palmeri. La morte sarebbe dovuta, secondo quanto scritto nella ricostruzione del fatto elaborata dalla Procura al termine dell’indagine, a una “sofferenza fetale cronica, aggravata da un distacco parziale di placenta, ad andamento clinico subacqueo”.

La Procura ipotizza che il medico avrebbe involontariamente provocato la morte endouterina del feto, ritardando colposamente la diagnosi. Secondo la Procura, per citare in sintesi la ricostruzione dei magistrati, il 30 settembre 2014, ricevendo in cura la madre, che era “giunta alla trentottesima settimana più cinque giorni di gravidanza” e “presentava una crescita fetale di due settimane in meno rispetto all’epoca amenorrea”, avrebbe omesso di “ordinare l’esecuzione di controlli diagnostici più specifici, approfonditi e frequenti per scoprire le cause del ritardo nella crescita intrauterino”.

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