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Mafia ed estorsioni a Pietraperzia,in due chiedono il rito abbreviato

PIETRAPERZIA. In due chiedono il giudizio abbreviato, mentre per altri dodici indagati, il 10 maggio, il Gup dovrà decidere se procedere o no al rinvio a giudizio. Si chiuderà fra due settimane esatte l’udienza preliminare dell’inchiesta “Primavera”, dal titolo dato dai carabinieri all’operazione antimafia svolta, a giugno dell’anno scorso, con cui l’Arma ha decapitato i presunti componenti di un’organizzazione criminale.

Quel giorno il Gup dovrà decidere anche se ammettere, o meno, l’abbreviato, che in un caso è condizionato all’audizione di un testimone. Le accuse, contestate a vario titolo agli indagati, vanno dall’associazione mafiosa all’estorsione, al traffico di stupefacenti e alla detenzione illegale di armi e munizioni, o ipotesi di reato minori. L’abbreviato è stato chiesto dal difensore di Vincenzo Monachino, l’avvocato Giovanni Palermo, e dall’avvocato Paolo Giuseppe Piazza, per la posizione di G.V., di cui si riportano solo le iniziali perché mai arrestato (fu indagato, sin dall’inizio, a piede libero).

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