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Travolse e uccise un ciclista, a processo un ennese

ENNA. Proprio nella settimana in cui vengono fuori, per la prima volta, i dati sulle autovetture non assicurate che circolano in provincia di Enna, si aprirà il processo per un omicidio stradale in cui il “pirata della strada”, il reo confesso Pasquale Mingrino, ha riferito di essere fuggito soprattutto “perché la macchina non era assicurata”, oltre che per paura.

La Procura ha chiuso in tempi record, infatti, l’inchiesta per la morte del ciclista ennese Maurizio Vaneria, un uomo stimato e benvoluto da tutti, sposato e padre di due figli, investito e ucciso sulla strada statale “pergusina” il 13 settembre. Il processo si aprirà giovedì dinanzi al Gup Elisabetta Mazza. Mingrino, dopo aver investito il ciclista, è fuggito senza prestare soccorso. Il processo si sarebbe dovuto svolgere con il giudizio immediato a febbraio, ma l’imputato ha chiesto il rito abbreviato. In aula si costituirà parte civile la famiglia della vittima, assistita dall’avvocato Mauro Di Natale, che nei mesi scorsi ha espresso un plauso alla Procura per la celerità con cui si è chiusa l’inchiesta, di cui è titolare il sostituto procuratore Giovanni Romano, coordinata dal Procuratore di Enna Massimo Palmeri.

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