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Accusato di omicidio colposo in ventre materno: prosciolto un ginecologo

ENNA. Si è chiuso con una sentenza di «non luogo a procedere», emessa dal Gup Luisa Maria Bruno, il caso che vedeva imputato un ginecologo della Città dei Mosaici, V.L., accusato di avere causato la morte di un feto, all’interno del ventre materno. I fatti risalgono al 2014, quando, giunta in ospedale, una donna al nono mese di gravidanza fu informata della morte del suo piccolo.

I genitori sporsero denuncia, sottolineando che qualche giorno prima il medico, poi indagato, aveva svolto una ecografia rilevando un ritardo nella crescita; senza, tuttavia, adottare o consigliare alcuna terapia consequenziale. Così la Procura chiese il rinvio a giudizio, avvalendosi di una consulenza tecnica, ipotizzando una colpa medica. Ma il giudice ha accolto la tesi dei difensori del medico, gli avvocati Salvatore, Antonio e Filippo Bevilacqua, decidendo per il proscioglimento dopo aver ascoltato tutti i consulenti, del pubblico ministero e della difesa.

 

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