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Mafia a Pietraperzia, il sindaco: "Il Comune non sarà parte civile"

Antonio Calogero Bevilacqua

PIETRAPERZIA. Alla vigilia dell’apertura del processo «Primavera» – dodici imputati, tra cui coloro che avrebbero rimesso in piedi il clan di Cosa nostra nel paese di Pietraperzia, chiedendo il pizzo e trafficando in armi – è arrivata una clamorosa decisione del sindaco Antonio Bevilacqua, giovane avvocato ed esponente del Movimento 5 Stelle.

Domani mattina in aula, all’apertura del dibattimento, non sarà presentata alcuna richiesta di costituzione di parte civile da parte del Comune. La sua scelta, il sindaco, la intende come un’apertura di credito nei confronti delle nuove generazioni, i figli su cui ricadono, o rischiano di ricadere, le colpe dei padri.

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