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Il sindaco cambia idea: Pietraperzia parte civile al processo contro i boss

Antonio Calogero Bevilacqua

PIETRAPERZIA. Il sindaco Antonio Bevilacqua cambia idea e così Pietraperzia, per la prima volta nella storia, si costituisce parte civile a un processo di mafia, in una delle città dell’Ennese dove Cosa Nostra è da sempre radicata e forte. I dodici imputati del processo «Primavera» rispondono, a vario titolo, di associazione mafiosa, tentata estorsione, traffico d’armi e reati minori. La decisione del sindaco, esponente del M5S, è stata presa lunedì sera.

La giunta ha conferito incarico a titolo gratuito all’avvocato Mario Giarrusso, senatore grillino e componente della commissione parlamentare antimafia. Sino a domenica, infatti, Bevilacqua aveva deciso l’esatto contrario: nessuna costituzione di parte civile, per dare un segnale di apertura nei confronti di quanti, giovanissimi imparentati con gli imputati, rischiavano di essere risucchiati da un mondo che non appartiene loro, perché costretti a pagare colpe non loro.

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