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Il delitto di Leonforte, appello all’assassino: "Fai ritrovare il corpo di Violeta"

Violeta Coreou

LEONFORTE. La giustizia ha accertato che fu uccisa dal suo ex fidanzato, il leonfortese Giuseppe Chiavetta, 49 anni, che non si rassegnava alla fine della loro storia. E per questo lui è già stato condannato definitivamente a 18 anni di carcere.

Ma a distanza di quasi cinque anni di Violeta Coriou, l’immigrata romena di 35 anni sparita nel nulla, dopo che il suo telefonino si spense l’ultima volta proprio a Leonforte, il 30 ottobre del 2012, non è mai stato ritrovato il corpo. E a pochi giorni dalla ricorrenza dal quinto anniversario di quella che nel frattempo è divenuta la data presunta dell’omicidio, a fare appello alla coscienza dell’assassino è padre Daniel Bacauanu, parroco e decano della Chiesa Ortodossa di Catania, nonché rappresentante della comunità romena in Italia, colui che stette al fianco del padre di Violeta, Nicodim Viorel, durante il processo a carico di Chiavetta.

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