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«Dubbi sul racconto delle violenze», operaio ennese assolto

ENNA.  Nel raccontare la sua storia, la diciassettenne affetta da un lieve ritardo mentale, che ha accusato un amico della madre di averla stuprata, si contraddirebbe più volte, aggiungendo o sottraendo elementi, finendo per rendere «dubbio» l’intero racconto. E così proprio per questo motivo, un «ragionevole dubbio», quell’uomo, un cinquantottenne della provincia, detenuto per oltre un anno al carcere di Enna, il 3 ottobre scorso è stato assolto e scarcerato. Adesso la sentenza è stata depositata, con le motivazioni. Il caso ha suscitato scalpore.

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