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"Droga in cambio di sesso", a giudizio

ENNA. Secondo la polizia, avrebbe chiesto corrispettivi “sessuali”, in certi casi, a giovani e belle clienti, in cambio della droga. Per questo l’imprenditore agricolo quarantanovenne Salvatore Mingari Favvento – coinvolto nell’operazione «Muds Weeds Too», condotta dalla Squadra mobile di Enna e dal Commissariato di Leonforte, lo scorso maggio – sarà processato giovedì, con il rito abbreviato a Caltanissetta.

Assieme a lui saranno processati anche due presunti pusher leonfortesi, che per un certo periodo sarebbero stati suoi collaboratori: Giacomo Catania e Fabio Piccolo. Secondo la polizia, coltivavano marijuana in alcuni terreni, mai scoperti, di Nissoria. In questo modo l’erba passava dal produttore al consumatore, venduta dai coltivatori stessi. Il rinvio a giudizio era stato chiesto dal pm della Dda di Caltanissetta Roberto Condorelli, con accuse di associazione finalizzata al traffico di marijuana e detenzione ai fini di spaccio. Mingari Favvento, difeso dall’avvocato Gaetano Giunta, avrebbe venduto a Nissoria e dintorni. Gli altri due, che sono difesi dall’avvocato Ones Benintende e che non c’entrano nulla con le presunte richieste “particolari” di Mingari alle sue acquirenti, avrebbero venduto a Leonforte e Assoro. Il tutto sarebbe andato avanti dal 2012 al 2014.

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