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Il cuore si ferma, bimba rianimata dalle maestre in una scuola di Nicosia

NICOSIA. Mercoledì mattina i genitori la portano all’asilo, come ogni giorno, e lì le salvano la vita. Un blocco cardiopolmonare e sette minuti per l’arrivo dell’ambulanza avrebbero potuto essere fatali per una bambina di 4 anni e invece, per fortuna, due maestre guidate dall’operatore del 118 hanno eseguito tutte le manovre necessarie per rianimarla e farla respirare autonomamente.

Adesso la bambina è ricoverata all’ospedale Garibaldi di Catania per capire cosa ha fatto fermare il suo piccolo cuore. È lì con la sua mamma, mentre il suo papà è rimasto a Nicosia per accudire gli altri due figli e ieri è andato a scuola per ringraziare le maestre, parlargli però è risultato impossibile.

«Era dopo le 8 e 30 - ci spiega Domenica Bonomo che ogni giorno da Gangi in provincia di Palermo arriva a Nicosia dove insegna - ed eravamo nella fase dell’accoglienza. La bambina non era vivace come gli altri giorni, era seduta, il gomito appoggiato su banco e si teneva la testolina». Proprio per questo un’altra maestra, la nicosiana Antonella Testa, le si avvicina per capire cosa abbia e la bambina si accascia. È il panico. La piccola viene distesa sul banchetto e subito viene chiamato il 118. Dalla centrale operativa di Caltanissetta parte l’allarme per fare arrivare un’ambulanza. L’operatore calma la maestra che è terrorizzata e guida per telefono i soccorsi. «Dal 118 - continua la Bonomo - ci dicevano cosa fare. La collega ha praticato il massaggio cardiaco, ma non succedeva niente, la bambina non si rianimava».

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