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"Niente pasti ai bisognosi per pagare i suoi debiti", assessore indagato a Nicosia

Ivan Bonomo

Avrebbe tentato di togliere i pasti ai bisognosi per cancellare i suoi debiti con una ditta di ristorazione che aveva l’appalto per la refezione scolastica nel Comune di Nicosia. È quanto avrebbe fatto l’assessore comunale alla Pubblica Istruzione di Nicosia, Ivan Bonomo, che è indagato per concussione per induzione ed è stato interdetto dai pubblici uffici per sei mesi a Nicosia. Per cancellare il suoi debiti Bonomo avrebbe indotto il titolare della ditta a escludere la fornitura dei pasti alle famiglie bisognose.

Il provvedimento dell’autorità giudiziaria è stato notificato questa mattina, al componente dell’esecutivo dai  carabinieri della compagnia di Nicosia, su disposizione del giudice per le indagini preliminari della Procura della Repubblica di Enna.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, Ivan Bonomo, assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Nicosia, abusando della sua qualità e dei suoi poteri, avrebbe indotto il titolare della ditta aggiudicataria dell’appalto del servizio di refezione scolastica, tra il 2016 e il 2017, a consegnare indebitamente una somma di denaro ad un commerciante locale, al fine di saldare un debito contratto da Bonomo stesso.

Il titolare della ditta di ristorazione, secondo quanto “consigliato” dall’assessore, avrebbe dovuto recuperare la somma di denaro da corrispondere al commerciante locale a saldo del debito, escludendo dalla fornitura del servizio i pasti per le famiglie bisognose. Il contratto di fornitura, infatti, prevedeva la possibilità, da parte del comune, di richiedere fino a un massimo di 30 pasti mensili da destinare ai bisognosi. Pasti, questi ultimi, che, su esplicita richiesta dell’assessore, non sarebbero dovuti essere forniti nonostante ve ne fosse bisogno.

Il titolare della ditta di ristorazione, tuttavia, ritenendo ingiusto tale comportamento, è stato reticente ad adempiere alla richiesta dell’assessore. Bonomo così avrebbe esercitato una pressione psicologica, facendo sorgere nell’imprenditore il timore di subire conseguenze penali per taluni disservizi , fino all’ipotesi di perdere l’aggiudicazione del medesimo servizio per l’anno successivo.

Poiché, nonostante le numerose pressioni esercitate dall’assessore, l’imprenditore continuava ad opporsi alla richiesta, il politico avrebbe una sorta di ritorsione nei confronti del titolare dell’azienda per arrecargli un danno economico e porre le condizioni per la sua esclusione dalla nuova gara d’appalto, ordinandogli, contrariamente a quanto previsto, di somministrare nell’arco di un solo mese circa 150 pasti in più da destinare ai meno abbienti, anziché 30, che non venivano mai destinati ai bisognosi, ma distribuiti dall’assessore ad amici e conoscenti.

Le indagini dei carabinieri, coordinate dalla Procura della Repubblica di Enna, sono iniziate nel dicembre 2017 dello scorso anno e sono andate avanti fino a marzo di quest’anno, quando gli investigatori hanno terminato di raccogliere tutte le prove che documentano come il politico di Nicosia abbia abusato dei suoi poteri.

Le prove raccolte dai militari contro il componente della Giunta Municipale, anche grazie ad una serie di indagini tecniche, tra le quali l’intercettazione di utenze telefoniche, sono state ritenute idonee e conducenti dall’autorità giudiziaria per sottoporre Bonomo alla misura cautelare che, di conseguenza, non potrà, nei prossimi sei mesi, ricoprire cariche pubbliche.

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