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Mafia, tentata estorsione a un imprenditore: tre arresti ad Aidone

Avrebbero tentato di estorcere denaro ad un imprenditore edile, a cui è stato chiesto un contributo per i detenuti. Ma la richiesta è stata rispedita al mittente. Il titolare della ditta ha subito danneggiamenti in provincia di Enna e solo allora ha denunciato i fatti alle forze dell’ordine.

La polizia ha così arrestato tre persone, a conclusione di una indagine coordinata dalla Dda di Caltanissetta, con l'accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso e tentata estorsione ai danni un imprenditore di Aidone.

Come si legge in una nota della Questura di Enna "uno degli arrestati sarebbe stato in grado di esercitare significative influenze sul Comune di Aidone, in particolare, nella gestione della raccolta dei rifiuti e del taglio degli alberi correlati al decoro urbano".

È stato scoperto anche che le influenze dell’organizzazione di stampo mafioso ci sarebbero state per uno spettacolo in piazza a favore di un’attività commerciale di uno degli arrestati.

I tre vengono indicati come vicini al boss della Sicilia orientale Salvatore Seminara, scarcerato nel 2013 per scadenza dei termini di custodia, al vertice della famiglia mafiosa di Caltagirone. I tre, tutti di Aidone, sarebbero strettamente legati anche alla famiglia di Raddusa, controllata comunque dallo stesso Seminara.

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