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La cava di Agira non aprirà, il presidente regionale di SiciliAntica: "Evitato ennesimo scempio"

Cava Agira

La grande cava di Agira, nell'Ennese, non aprirà. Dopo polemiche e scontri, il distretto minerario di Caltanissetta ha dichiarato decaduta l'autorizzazione al maxi progetto della società trevigiana Fassa Bortolo che più volte ha cercato di avviare l'investimento da circa 25 milioni di euro che prevedeva un centinaio di posti di lavoro tra diretti e indotto.

A giugno era stata rilasciata l'autorizzazione per riaprire la cava dopo 20 anni. L'investimento prevedeva uno stabilimento per la produzione di materiali per l'edilizia, settore in cui la società è leader in Italia e tra i più affermati a livello internazionale. Su ricorso dell'associazione SiciliAntica però l'assessorato regionale all'Energia aveva sospeso l'autorizzazione.

L’associazione, assistita dall’avvocato Nunzio Condorelli Caff, aveva proposto ricorso al Tar contro l’autorizzazione rilasciata dal distretto minerario alla società Fassa per l’apertura della cava di calcare industriale a Monte Scalpello, in contrada Santa Nicolella.

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