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Laureati non abilitati riammessi al «concorsone»

Tra i ricorsi c’era anche quello dell’aspirante professoressa Laura Pepe, della provincia di Enna. Il codacons: «Speranza ritrovata per 200 mila»

ENNA. Anche i laureati non abilitati potranno partecipare al «concorsone» nazionale della scuola, bandito dal ministero dell'Istruzione. Lo ha deciso il Tar del Lazio, aprendo le porte a questa categoria di candidati, inizialmente esclusi, accogliendo i ricorsi, fra cui quello di una giovane professoressa ennese.

Tra i ricorrenti rappresentati dal Codacons c'è anche Laura Pepe, giovane laureata della provincia di Enna. Il "concorsone" adesso si apre anche ai laureati non abilitati. La terza sezione del tribunale amministrativo del Lazio, presieduta da Evasio Speranza, ha accolto la richiesta di sospensiva presentata dal Codacons, ammettendo con riserva al concorsone della scuola i primi laureati non abilitati. Una notizia importante, perché riguarda all'incirca 200 mila persone, secondo quanto sottolinea il Codacons, che erano state "ingiustamente" escluse dal bando del concorso.

"Contro la discriminazione perpetrata dal Ministero dell'istruzione - afferma il presidente del Codacons Carlo Rienzi - abbiamo presentato ricorso al Tar chiedendo di ammettere alla prova anche i laureati non abilitati. Il Tribunale, accogliendo le nostre tesi, ha ammesso con riserva i laureati non abilitati da noi difesi, disponendo la loro ammissione al concorso, considerato il danno grave che deriverebbe dal non poter sostenere la prova, in attesa della decisione di merito prevista per il prossimo febbraio".

Adesso tutti i laureati che non hanno conseguito l'abilitazione e hanno fatto domanda di ammissione al concorso, possono presentare un ricorso analogo, ma devono farlo solo entro il prossimo 24 novembre, data ultima per far valere i propri diritti. Sul sito www.codacons.it è possibile partecipare all'azione lanciata dal Codacons e "radicare" la propria posizione alla luce della decisione del Tar: in una parola, a farsi ammettere al concorso.

Si tratta di una prova attesa da milioni di famiglie italiane, se si considera che le domande pervenute in tutta Italia sono state 321.210. Numeri, sottolinea una nota del ministero dell'Istruzione, che dimostrano "quanto sia sentita nel mondo della scuola e tra gli aspiranti docenti la necessità di avviare una procedura di reclutamento anche per via concorsuale. Specialmente tra le donne, i giovani e gli aspiranti docenti non iscritti alle graduatorie ad esaurimento". La carica dei candidati è costituita in maggioranza da donne e da non iscritti alle graduatorie ad esaurimento.

A fronte degli 11.542 posti disponibili, sono 321.210 i candidati complessivi. Di questi, la gran parte - 258.476 - è costituita da donne. I restanti 62.734, sono uomini. L'età media dei canditati è di 38,4 anni. Di poco più alta è l'età media degli uomini (40 anni) rispetto a quella delle candidate donne (38 anni). 

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