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Punti nascita, il Basilotta di Nicosia si salva

Un concreto spiraglio il ripescaggio della struttura. La deroga al decreto arriva da Giuseppe Ettore, che ha ridisegnato la pianta dei presidi in Sicilia

NICOSIA. Si apre un concreto spiraglio per la salvaguardia del punto nascita del Basilotta. Per salvarlo deve essere concessa la deroga al decreto regionale, che stabilisce in 500 parti annui il numero minimo per la sopravvivenza dell'importante servizio sanitario.

La decisione dovrà essere prese dal neo assessore regionale alla Sanità, Lucia Borsellino, ma intanto il professore Giuseppe Ettore segretario regionale dell'Aogoi (Associazione ostetrici ginecologi ospedalieri italiani), che aveva proposto la soglia minima di 500 parti, dopo un incontro con l'assessore comunale alla Sanità Enza Tomasi adesso ritiene che il punto nascita cittadino merita una deroga.

"Ho rappresentato al professore Ettore le gravissime conseguenze che la chiusura del punto nascita cittadino avrebbe - spiega l'assessore Tomasi - a partire dal fatto che l'ospedale più vicino sarebbe quello di Enna che in ambulanza non è raggiungibile prima di un'ora e mezza e su strade difficili da percorrere, soprattutto d'inverno. Un'ora e mezza nel caso di urgenze - continua la Tomasi - potrebbe mettere seriamente a rischio la vita della partoriente e del bambino. Ho rappresentato al professore Ettore queste difficoltà e ho avuto la massima disponibilità ed inoltre ha promosso che sarà lui stesso a proporre la deroga per il nostro punto nascita all'assessore Borsellino".

La richiesta di mantenere in vita il servizio è già stata avanzata sia dal manager dell'Asp Nicola Baldari che da Paolo Cantaro responsabile della commissione aziendale d'ambito Caltanissetta - Enna per i percorsi nascita, dopo che, a giugno scorso, erano andati ad incontrarlo il sindaco Sergio Malfitano, la presidente del consiglio Maria Di Costa e il primario di ostetricia e ginecologia del Basilotta Luigi Campione.

A concedere la deroga avrebbe dovuto essere, entro il 30 settembre scorso, l'assessore regionale alla Sanità ma visto l'incombere delle elezioni per il rinnovo dei vertici politici regionali, la decisione slittò. Già si prevedeva che a segnare un punto a favore del mantenimento del punto nascita avrebbe potuto incidere positivamente la precarietà della situazione viaria, la marginalità territoriale e soprattutto la buona qualità ostetrica del reparto. Una qualità che, a luglio scorso, era emersa anche attraverso la prestigiosa rivista Focus, che aveva stilato una classifica in cui ostetricia del Basilotta è risultata prima in Sicilia e in tutto il sud Italia e quinta in tutta Italia per la media di tagli cesari praticati alle donne alla prima gravidanza. Per il Basilotta la media, del 2010, è del 5,98% contro la media nazionale che si attesta al 28,34%.

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