Enna

Giovedì 02 Maggio 2024

"Enna nostra" si rimette in marcia dopo un decennio di assenza

ENNA. Primo impegno per Enna Nostra dopo la ripresa dell'attività ferma da oltre un decennio. Una delegazione guidata dal presidente Paolo Parrino e dal consigliere Franco Longo ha effettuato un sopralluogo nei due monumenti simboli. Castello di Lombardia e Torre di Federico. Riguardo l'antico maniero il lavoro da fare è molto ma c'è anche un'emergenza da considerare, la parete della torre pisana si sta sgretolando. Per adesso nulla di catastrofico, ci mancherebbe, ma i primi segnali ci sono.

«In effetti la parete soffre - dice Parrino, che anche un ingegnere e quindi ha la professionalità giusta per analizzare compiutamente tali problematiche - sono necessari interventi». Ma lo stesso presidente tiene a sottolineare che «Enna Nostra non rinasce per sostituirsi all'amministrazione comunale o essere quasi d'impaccio, noi vogliamo semplicemente rilevare le negatività di cui soffre la città e portarle all'attenzione del Comune». Insomma una funzione di monitoraggio e stimolo.

«Siamo partiti dal Castello di Lombardia e dalla Torre di Federico perchè sono i due monumenti emblematici della città e vogliamo che ritornino ad essere dei salotti. Mettiamo in campo professionalità ed attenzione». Un occhio vigile sul perimetro cittadino che intende utilizzare tutti i percorsi per migliorare la vivibilità della città. «In questo senso - conclude Parrino - abbiamo intenzione di organizzare anche mostre fotografiche e di pittura».

Franco Longo individua una prima strada da seguire per la valorizzazione dei monumenti: «Bisogna sviluppare la professionalità riguardo l'utilizzo dei fondi europei». Questo per quanto riguarda un futuro più o meno lontano, per l'immediato è un altro discorso. «Ogni cittadino deve impegnarsi a sporcare di meno e la politica in quest'occasione avrebbe potuto dare un esempio eliminando l'affissione selvaggia. Una bruttura che resta per mesi dopo la fine della campagna elettorale». A questo riguardo però ci sarebbero dei primi segnali positivi.

«Il deprecabile fenomeno del manifesto selvaggio - dice il comandante dei Vigili urbani Gaetano Campisi - si è fortemente ridimensionato e lo abbiamo tenuto sotto osservazione». Il Comune non ha inteso attivare atti repressivi come ha fatto invece Piazza Armerina che ha segnalato alla Prefettura oltre cento infrazioni. Ha voluto coinvolgere i partiti per limitare il fenomeno. Ed infatti in questa campagna elettorale il sindaco Paolo Garofalo e la sua giunta hanno attivato una squadra pronta a coprire le segnalazioni di affissioni abusive. È stato un primo segnale per riportare il tutto alla normalità e ridimensionare il fenomeno. Molto ha fatto la Prefettura che in questo lavoro ha coinvolto anche la Polizia.

E i risultati dicono una riduzione delle affissioni selvagge, che ancora però sono troppe, e meno muri devastati. Fra pochi mesi è in programma la campagna elettorale per le elezioni nazionali e l’amministrazione spera di fare un altro passo avanti in questo senso.

leggi l'articolo completo