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Tubo forato a casa di anziano, fuga di gas semina il panico

Il livello di saturazione dell'aria non era così preoccupante da portare all’evacuazione dell'edificio

PIAZZA ARMERINA. Poteva finire peggio e si è corso un consistente rischio. I vigili del fuoco del distaccamento Bellia, intervenuti mercoledì sera per una fuga di gas in piazza Boris Giuliano, ne sono convinti dopo un intervento di un'ora circa.

Erano le 17.30 quando diversi residenti nel palazzo condominiale al numero civico 36, uno dei più grandi della città dei mosaici con una ventina di appartamenti, accanto alla sede Enel, alcuni condomini hanno avvertito una forte puzza di gas.

Un odore molto insistente che si era ormai propagato nei diversi pianerottoli dello stabile, fino ai piani alti, destando subito forte preoccupazione e apprensione negli abitanti dell'edificio.

Subito è scattata una segnalazione ai vigili del fuoco. Giunti sul posto, i pompieri, coordinati dal caposquadra Giuseppe Taormina, hanno immediatamente dato l'allerta ad un tecnico dell'Italgas reperibile, raggiunto al telefono, subito dopo arrivato nella piazza Boris Giuliano per effettuare le verifiche sull'impianto di distribuzione del gas interno al palazzo insieme ai pompieri. Quindi la ricerca dell'origine della perdita di gas.

Setacciati uno per uno oltre quindici appartamenti in pochi minuti, con gli uomini del distaccamento Bellia che hanno ispezionato piano per piano le varie abitazioni, accompagnati dal tecnico dell'azienda di distribuzione, invitando nello stesso tempo i condomini a non utilizzare in via precauzionale l'ascensore. Aperte nel frattempo anche alcune finestre nei pianerottoli dei vari piani. Poi per fortuna l'individuazione della fuga di gas, a quanto pare proveniente da un appartamento al quarto piano, dove abita un anziano signore che sembra non si fosse accorto dell'odore proveniente dal suo stesso appartamento.

E qui si è subito provveduto ad aprire le finestre e ad effettuare l'intervento di messa in sicurezza e manutenzione del tratto di tubazione interessato dalla perdita, con la riparazione effettuata sull'impianto. «Forse ad evitare il peggio ha contribuito l'abitudine dell'anziano residente di chiudere il gas la sera, prima di andare a dormire, e in genere dopo ogni uso dei fornelli di casa», spiega il caposquadra Taormina, il quale sottolinea che il rischio potenziale c'è stato.

Anche se chiaramente il livello di saturazione dell'aria non era così preoccupante da portare ad un'evacuazione dell'edificio. Qualche condomino sembra che avesse avvertito i primi odori di gas già in mattinata o nei giorni precedenti. Quindi non è escluso che le prime perdite di gas si fossero già verificate il giorno prima. Per fortuna la chiusura della «farfalla» del gas la sera prima, come da abitudine, potrebbe aver evitato rischi peggiori allo stesso titolare dell'appartamento e ai vicini di casa. Insomma poteva andare peggio.

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